




Maiolica. Altezza cm 18,3 circa. Conservazione: buona; restauri al bordo superiore e alla baseAlbarello di canonica forma cilindrica, leggermente rastremata nella zona mediana, basso piede svasato e colletto ad orlo estroflesso. Sulla zona mediana, entro cartiglio, è ripetuta la scritta “GRASS.° DI. BECCO”. Sulla restante superficie si dispone una decorazione che su una faccia presenta tralci vegetali, con foglie bipartite e corolle, e inferiormente un medaglione con le iniziali “G.B.P.” e la data “1652”; sull’altra faccia sono dipinte delle “grottesche” e in basso uno stemma. Dipinto in arancio, giallo, blu e bruno. La data “1652” fa di questo albarello da farmacia un caso di indubbio interesse e pregio documentario. La sua qualità aumenta anche in considerazione della sua veste decorativa, che è bifacciale, permettendo di avere una variazione visiva semplicemente ruotando l’oggetto, come conferma la doppia indicazione dello stesso medicamento cui era destinato, ossia “GRASSO DI BECCO”, che sta per grasso di montone.La veste decorativa da un lato presenta motivi in "stile calligrafico-naturalistico", di gusto orientaleggiante, molto in voga in ambito ligure, che nel repertorio di Deruta rappresentò uno dei motivi di maggiore fortuna ed estensione produttiva del ‘600. Sull’altro lato è dipinta una decorazione “a grottesche”, di derivazione marchigiana, ma che in ambito derutese si distingue per un’accesa policromia e con una verve caricaturale dei suoi elementi costitutivi, di gusto popolaresco.Un albarello con identiche misure, decorazione e stemma, era nel Museo Artistico Industriale di Roma, oggi nelle coll. di Palazzo Venezia, pubblicato nel Cat. di una Mostra tenutasi nel 2000, con attribuzione a officina romana (1).NOTA:1) Gaetano Ballardini e la ceramica a Roma Le maioliche del Museo Artistico industriale, Cat. della Mostra di Faenza e Deruta, a cura di G.C. Bojani, Firenze 2000, scheda 16, pp. 82 e s.