

La scultura, che mostra una giovane dallo sguardo mesto e dal capo velato, raffigura Atte, una liberta favorita dall’imperatore Nerone che le rimase fedele anche dopo la sua morte prendendosi cura anche della sua sepoltura, è considerata una delle prime opere di Wildt eseguita intorno al 1892 usando come modella la moglie Dina Borghi ed in seguito presentata all’Esposizione di Belle Arti di Milano nel 1893.Dell’opera si conoscono altre versioni eseguite per suoi committenti, come Franz Rose e per importanti esposizioni come quella presentata all’Esposizione italiana di Pittura e Scultura ed Arti applicate di San Pietroburgo e acquistata dal Granduca Vladimiro nel 1902.L’opera proviene, come altre opere presenti in catalogo, dalla collezione del pittore milanese Cesare Calchi Novati (1858-1936), che oltre ad essere valente artista fu anche collezionista appassionato di opere e bozzetti dei maggiori esponenti delle arti del XIX secolo e contemporanee.