Bacchino ebbro
Bacchino ebbro
Bacchino ebbro
Bacchino ebbro
Bacchino ebbro

Bacchino ebbro

Il dipinto è accompagnato da un'expertise del Prof. Andrea Emiliani. Il dipinto, raffigurante un Bacco bambino ebbro, con una ciotola in mano e la testa appoggiata su un otre pieno di vino, fu riferito da Andrea Emiliani alla mano di Carlo Cignani. La tela probabilmente presentava in origine un formato ottagonale. Il soggetto e la composizione si ispirano liberamente a un particolare di uno degli estremi capolavori di Guido Reni, l'Incontro tra Arianna e Bacco, accompagnato dal suo corteo, sull'isola di Nasso, eseguito tra il 1638 e il 1640: una tela di grande formato, andata perduta, di cui esistono almeno due copie oggi conservate a Roma presso l'Accademia di San Luca e il Palazzo di Montecitorio. La figura di Bacco e il suo movimento si richiamano con molte varianti all'analoga figura in basso a destra delle tele menzionate, presente anche nella stampa realizzata intorno al 1640 da Giovan Battista Bolognini, allievo di Reni, che documenta il dipinto prima della sua conclusione.La qualità del dipinto e l'andamento fluido e felicemente sbrigliato della pennellata rivelano un talento di prim'ordine della generazione successiva a Reni, che sembra già anticipare il pittoricismo che si affermerà nella pittura bolognese nel XVIII secolo: caratteri ben compatibili con l'attribuzione a Carlo Cignani.

AutoreCarlo Cignani
Stima:4000 € - 6000 €