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La scultura, attribuita a uno scultore del XIX secolo, è realizzata in alabastro e presenta un'altezza di cm 49. L'opera rappresenta la figura di Beatrice Donati, riprendendo ispirazione da un modello originale di Lorenzo Bartolini, datato attorno al 1845-46.
La statua ritrae una giovane donna nuda in un atteggiamento di pudore, intenta a coprirsi in un gesto di ritrosia. L'arte della scultura si ispira ai canoni classici, evocando la figura della “Venere pudica” ma con un’interpretazione moderna, che conferisce all’opera una sensibilità e un’espressività attuale.
Questa copia, proveniente da una collezione privata di Siena, riesce a mantenere la grazia e la finezza del modello originale, evidenziando dettagli anatomici delicati e volumi armoniosi. È un significativo esempio di come l’estetica ottocentesca si intrecci con la tradizione culturale fiorentina.
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