Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi
Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi
Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi
Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi
Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi
Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi
Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi
Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi
Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi

Calamaio italiano in argento con dedica ad Alessandro Riberi

di forma rettangolare, la base riccamente decorata con motivi a volute fogliate con quattro putti alati sugli angoli.Nella parte superiore sono collocati due contenitori circolari destinati all'inchiostro e due contenitori lungitudinali per le penne.Centralmente è posto un busto maschile su basamento a plinto quadrato, decorato su un lato con il bastone di Asclepio, simbolo risalente alla Grecia antica e associato alla medicina e sull'altro dalla seguente iscrizione in latino:EQ ALEXANDRO RIBERI CL V - IN PATRIO ATHENAEO PP - CVIVS OPERA A LETHALI MORBO - AD PRISTINAM CORPORIS INTEGRITATEM - INSPERATO EST RESTITVTVS - CAR BERAVDUS PRALORMI COMES - BENEFICIT MEMOR.Carlo Beraudo di Pralormo (1784–1855) fu un diplomatico piemontese di rilievo. Iniziò la carriera a Berlino nel periodo post-napoleonico, poi fu attivo a Parigi, Monaco, L'Aia e Vienna, dove rappresentò il Regno di Sardegna per oltre un decennio. Partecipò al congresso di Verona nel 1822. Dal 1834 fu ministro delle Finanze e poi dell'Interno sotto Carlo Alberto, incarichi che lasciò nel 1841 per ritirarsi. Tornò in politica nel 1848 con lo Statuto Albertino, divenne senatore e concluse la pace con l’Austria dopo Novara (1849). Fu anche ambasciatore a Parigi. Per i suoi meriti ricevette il Collare dell'Annunziata e fu nominato ministro di Stato.Alessandro Riberi nacque a Stroppo (Cuneo) nel 1794. Rimasto orfano di madre da bambino, fu cresciuto dalla nonna e avviato agli studi con il fratello maggiore. Si iscrisse alla scuola medico-chirurgica dell’Università di Torino nel 1810, dove si distinse per le sue abilità pratiche in anatomia e dissezione. Laureatosi in chirurgia nel 1815, conseguì anche la laurea in medicina a Genova nel 1817, sostenendo la riunificazione tra medicina e chirurgia. Iniziò la carriera accademica e ospedaliera come assistente e incisore anatomico all’ospedale S. Giovanni di Torino. Nel 1820 pubblicò il suo primo trattato scientifico. Nonostante non fosse coinvolto direttamente nei moti del 1821, aiutò alcuni compromessi a fuggire in Francia, gesto che lo rese inviso alle autorità accademiche, ma non ostacolò la sua carriera.Punzonata con il marchio di garanzia utilizzato per i grossi lavori d’argento a 1° titolo (950/1000) in uso a Torino, Regno di Sardegna, dal 1824 al 1861 e con il marchio dell'argentiere Giuseppe Giovara.

AutoreGiuseppe Giovara
Stima:3500 € - 4500 €