

Per il presente dipinto è stata avanzata l'attribuzione al pittore veneziano Antonio Marini (Venezia 1668 - 1725), che durante il suo soggiorno a Firenze presso la corte de' Medici fu fortemente influenzato dai caratteri stilistici dei paesaggi di Salvator Rosa. Tali influenze risultano evidenti nella parte paesaggistica del dipinto che peraltro risente anche delle tradizionali scelte cromatiche di Pieter Mulier detto il Tempesta.