La presente Crocifissione sembra rielaborare in un formato da cavalletto, che è tipico della fruizione devozionale privata, il Calvario di Marco Pino conservato al El Escorial (cfr. A. Zezza, Marco Pino. L'opera completa, Napoli 2003, scheda A.11, p. 290 ill.). Particolarmente affine tra le due opere è la figura slanciata e filiforme del Cristo in croce, fulcro compositivo e semantico della scena, così come l'impaginazione massiccia e schematica della città sullo sfondo.