
| Datazione | 1560 |
| NoteSpecialistiche | Rispetto alle vicende editoriali della "Descrittione" del Di Falco questa del De Stefano è di una semplicità sconcertante: esiste infatti soltanto questa unica edizione, già rara nel 700 e mai ripubblicata. Inoltre, poco o nulla si conosce dell'autore di questa guida e per saperne di più bisogna affidarsi alla quarta pagina del libro dove troviamo la presentazione dell'Opera ai Lettori da parte di Cola Anello Pacca, che fu lettore di Medicina all'Università di Napoli. Certamente il De Stefano non era un intellettuale altolocato ma ciò non spiega il silenzio che lo circonda. A meno che la "descrizione", pubblicata proprio durante lo svolgimento del Concilio di Trento, abbia subìto per qualche ragione, il veto di ristampa da parte della Chiesa precludendone la mancata diffusione degli anni seguenti e il conseguenziale oblio nei futuri lettori. A differenza di altre opere pubblicate nel cinquecento, la "Descrittione" ha la struttura di una vera e propria guida. E' divisa in quattro libri: Delle chiese de' preti; Delle de' claustri a cui appartengono. De li monasteri de' donne. Delle pietre sparse per la città.; inoltre trascrive tutti gli epitafi e le epigrafi correggendo il testo latino, quando inesatto, con la relativa traduzione in volgare "per non mostrarmi affettato e per farmi intendere da tutti". Descrive dettagliatamente tutti gli edifici religiosi con notizie storiche sulle origini degli stessi e degli ordini. |