Manoscritto a inchiostro nero. Un bifolio, scritte tre pagine. Ottime condizioni. Dimensioni 134x210 mm.
Bibliografia
[...] Ho ammirato quella parte da me letta finora della sua traduzione del Poema di Firdusi, ed ho ammirato or ora il melodramma, ch’ella ha saputo trarne. Ci voleva molto ingegno per fare quello che ha fatto; ma, a parer mio, il soggetto è magro per un dramma, e non credo che i pubblici moderni possano interessarsi a quelle storie, o leggende troppo lontane da noi [...]. L’ultima scena però è interessantissima [...]. Aggiungo in fine che nessun pubblico Italiano potrebbe sopportare nomi come Afragab [Afrâsyâb] o mengeb e altri simili. Del resto non badi a queste mie opinioni che sono affatto individuali, e possono essere erronee. Le rimando il libretto [...]. Italo Pizzi è stato un grande studioso di lingue orientali, in particolare il persiano. Ha pubblicato in particolare il Libro dei re, unica traduzione italiana del celebre poema persiano Sh?h-N?meh di Firdusi, cui fa riferimento Verdi.