

In 8o Stimata edizione lionese dell'opera maggiore di Quintiliano a noi pervenuta nella sua integrità. Vi attese negli ultimi anni della sua vita quando già era libero dall'insegnamento e la dedicò a Vittorio Marcello, valente avvocato del tempo di Domiziano, perché servisse all'educazione del suo giovane figlio Geta destinato a diventare egli pure oratore. Legatura settecentesca in piena pergamena con titolo manoscritto al dorso.