Il dipinto è corredato da una perizia di Filippo Todini, datata 2 maggio 1986 e disponibile in copia, che conferma la presente attribuzione. Lo studioso data l'opera al 1490 circa, sottolineandone l'alta qualità, in cui gli echi della tradizione mantegnesca, come il modo di delineare i contorni e di imprimere alle figure una regolarità quasi geometrica, sono addolciti dai riflessi della coeva pittura veneziana, da Giovanni Bellini a Bartolomeo Vivarini. La tavola trova un confronto con la Madonna di Jacopo da Montagnana conservata nel Santuario del Tresto a Ospedaletto Euganeo e con l'Annunciazione al centro del trittico nella Cappella del Palazzo Vescovile a Padova.