Piatto “reale”Albisola, fabbrica Grosso, fine del XVII secolo
Maiolica. Marca: Lanterna. Diametro cm 45. Conservazione: rotto in più frammenti e ricomposto in restauro Il piatto è foggiato al tornio e dotato di piede ad anello; il suo diametro raggiunge i 45 centimetri, la misura massima definita “reale”.La decorazione in stile “calligrafico a scenografia barocca” orna l’intera superficie anteriore, eseguita secondo consuetudine in monocromia blu sul fondo di colore azzurro a lieve sfumatura di verde.Nello spazio del paesaggio che dalla quinta erbosa del colmo inferiore della tesa giunge a comprendere, oltre le cime dei monti, le nubi e il cielo del colmo superiore, sono presenti due coppie di figure.Le due figure femminili abbigliate con decoro campagnolo, sedute affiancate quasi al centro del cavetto, contribuiscono a esprimere un concetto di significato incerto fra l’allegoria e il moralismo faceto: una tende la mano destra verso il cesto colmo di frutti, e con la sinistra indica gli oggetti che l’altra figura stringe nella mano destra, l’asta della conocchia e insieme il fuso, uniti dal tratto breve del filo. Dietro di loro la figura maschile della seconda coppia, ritratta in piedi, tiene diritto presso di sé un lungo bastone sottile, quella femminile si volge verso il compagno stringendo nella mano le zampe di un pennuto disteso a testa in giù, fornita di cresta. Entrambi vestono abiti di foggia contadina completi di cappello a falda larga.Per esempio, Cesare Ripa attribuisce al Fato la conocchia e il fuso, mentre il suo potere cogente trova espressione nel caduceo, che si lega alla figura di Mercurio, e in tale senso specie nella veste egizia di Ermete Trismegisto: a entrambi è sacro fra gli altri animali anche il gallo; il cesto è simbolo di abbondanza, l’esito caro al dio protettore dei mercanti e del commercio. D’altra parte Orazio, nella sua accezione proverbiale multiforme, agente il Fato invita a cogliere il piacere quotidiano come fine.La decorazione della superficie posteriore del piatto si riduce alle poche foglie isolate di colore blu sparse lungo la tesa.La marca Lanterna, dipinta in blu sul fondello, significa la produzione della maiolica nella fabbrica Grosso di Albisola verso la fine del XVII secolo