Questo elegante ritratto, eseguito dal pittore di origine svedese Alexandre Roslin, raffigura un gentiluomo maturo, seduto di tre quarti, che rivolge verso lo spettatore uno sguardo fermo. Stagliandosi contro uno sfondo neutro, la figura emerge con forza plastica, enfatizzata attraverso l’uso di una luce morbida e uniforme che ne modella con naturalezza i tratti del volto e i tessuti lucenti degli abiti. La mano sinistra poggia su un grande volume del poema omerico rilegato in cuoio, allusione alla cultura e allo status intellettuale del personaggio. Formatosi a Parigi, Roslin fu uno dei più raffinati ritrattisti dell’Europa del Settecento. L’opera rispecchia pienamente il suo stile maturo, caratterizzato da una straordinaria attenzione alla resa dei materiali — sete, velluti, merletti — e da un equilibrio perfetto tra eleganza formale e introspezione psicologica. Nelle sue opere questo artista seppe unire l’attenzione lenticolare ai dettagli di matrice nordica alla grazia della scuola francese, creando ritratti in cui la raffinatezza mondana si accompagna a una profonda umanità.In questo dipinto, il pittore coglie il carattere del soggetto con discrezione e misura, evitando l’enfasi barocca per preferire una nobile naturalezza, quasi ad anticipare la sensibilità neoclassica.