Scultura bifacciale in avorio
Scultura bifacciale in avorio
Scultura bifacciale in avorio
Scultura bifacciale in avorio
Scultura bifacciale in avorio
Scultura bifacciale in avorio

Scultura bifacciale in avorio

scultura bifronte in avorio di elefante (Elephas maximus Linnaeus, 1758 o Loxodonta africana Blumenbach, 1797) intagliata a richiamare l'iconografia antica e simbolica di divinità o figure storiche rappresentate con due volti.Questo tipo di raffigurazione bifronte, spesso visto in diverse culture antiche, richiama il simbolismo della dualità, della saggezza o della capacità di vedere il passato e il futuro. Un esempio classico di questa rappresentazione è il dio romano Giano, divinità degli inizi, delle soglie e delle transizioni. Le sculture bifronti o duali sono comuni in molte culture antiche, specialmente nel Mediterraneo orientale e nel Vicino Oriente. Ad esempio, l'avorio era spesso usato nell'arte dell'antica Grecia, come nella figura in avorio di Filippo II di Macedonia, e anche in Creta durante il periodo minoico.Questa testa combina tratti artistici persiani, con tratti greci arcaici e può ricordare le statue di testa di terracotta comuni a Cipro da circa il 600 a.C. fino all'epoca romana. Inoltre, la rappresentazione di due volti può richiamare simbolismi legati al concetto di dualità, come il passaggio del tempo o la divinità, concetti che venivano rappresentati anche in culture come quella romana con la figura di Giano. Le iscrizioni alla base della testa potrebbero fornire ulteriori indizi riguardo la sua origine o funzione, sebbene una loro traduzione sarebbe necessaria per un'interpretazione precisa.In sintesi, la scultura sembra rientrare in una tradizione artistica di alta qualità, probabilmente con connotazioni rituali o funerarie, simile a opere scultoree che celebrano il potere o il divino in molte antiche civiltà.

Stima:4000 € - 5000 €