














medaglione circolare in terracotta invetriata e dipinta nei toni dell'azzurro, del giallo, del manganese, del nero e del verde; lo stemma gentilizio è iscritto in un elegante scudo sagomato tra nastri sinuosi, circondato da una rigogliosa ghirlanda di fiori e frutti in cui si riconoscono mele cotogne, fichi, melagrane, cetrioli, limoni alternati a fiori di convolvolo blu e piccole spighe; si presenta montato in una cornice modanata in noce lumeggiata in oro, con grande probabilità realizzata da Giò Ponti che disegnò gli arredi di Villa Vittoria (ex Villino Strozzi, ora Palazzo dei Congressi), dal 1931 dimora del noto collezionista e antiquario Alessandro Contini Bonacossi, alcuni difetti e piccole mancanze