
Codice manoscritto su pergamena, riportante Esodo 7:1 – 12:36, misurante mm. 1460x500 ca., con testo ebraico quadratico all’inchiostro nero non vocalizzato disposto su 14 colonne totali per 42 righi a colonna. Singoli capitoli di norma privi di elementi decorativi separatori, ma distinti semplicemente dall’interruzione del testo e l’inizio del nuovo capitolo al capoverso seguente. Bella scrittura ebraica di stile “italiano”, talora con lettere orizzontalmente sovraestese ad abbellire l’estetica del rigo. Il testo riporta i passaggi inerenti alle proverbiali “Piaghe d’Egitto”, ossia, nell’ordine: la mutazione dell’acqua del fiume in sangue; il flagello delle rane; la tempesta di zanzare; l’invasione di moscerini; la peste letale del bestiame; le piaghe su bestiame e persone; la pioggia di fuoco e la grandine; il flagello delle locuste; i tre giorni consecutivi di oscurità sul paese d’Egitto, e, infine, la morte dei primogeniti egiziani.