
Manoscritti a inchiostro bruno. 3 carte, scritte 6 pagg. Dimensioni 210x330 mm.
| Bibliografia | Lettera datata 8 settembre 1837. La missiva inizia con la trascrizione di una Circolare della Sacra Con[grega]zione della Suprema Inquisizione, a tutti i vescovi dello Stato Pontificio […] Conosceva questa Suprema che si tentava introdurre negli Stati pontificii le così chiamate scuole infantili, o sale d’asilo per l’infanzia d’ambi li sessi, e che s’erano già stampati libri […] nei quali v’erano i regolamenti per le medesime, non contenenti quello spirito veramente cattolico che deve presiedere alla formazione delle prime idee della mente, e ai primi sentimenti del cuore […] gli E[minentissi]mi Inquisitori generali miei colleghi hanno giudicato cosa piena di pericoli, per non dire di peggio […] l’introduzione di sifatte scuole infantili e quindi hanno stimato di doverle proibire […] In calce alla trascrizione Monaldo scrive: Questa circolare mi venne ieri da Roma e mi affretto a spedirla parendomi che starà bene nella Voce della Verità […]. Lettera datata 15 ottobre. Finalmente, riapertosi il corso delle diligenze, ho ricevuto la di lei car.ma del 6 settembre […] Ho ricevuto anche l’altra lettera […] in cui ella mi avvisa il ricevimento del mio opuscolo sui bambini morti senza battesimo. Non so se questo opuscolo incontrerà difficoltà […] Alcuni teologi ai quali l’ho fatto vedere lo hanno pienamente approvato. Altri […] hanno arricciato il naso […] Quanto alla sua con[tess]a Benincasa niente posso dirle per ora […] La dote veramente è tanto poca che in ogni modo sarebbe difficile venirne a conclusione. Quanto a me le buone qualità della giovane farebbero passarmi sopra a tutto, ma mia moglie, quantunque modestissima, non la intende così […] giacché qui nelle famiglie di un rango uguale entrano doti di 20, e 28 mila scudi […] annetto qualche altra traduzione della mia figlia [Paolina] […]. Nota: queste trattative di matrimonio, riguardanti il quarto figlio di Monaldo L., Pierfrancesco, non andranno a buon fine [ved. lettera successiva]. Lettera datata 27 dicembre. […] ho dovuto tardarvi ancora il mio riscontro perché il dì 15 dello spirante [mese] è morta la vedova m[arche]sa Roberti [moglie del march. Isidoro] io sono il suo erede fiduciario e devo dar seg[ui]to ad una sostanza di circa 50 mila scudi. Sia fatta la volontà SS.ma di Dio. Certo che il trattamento che si fa’ costì al mio scritto sui bambini, mi nuoce […] tali contrarietà e anche inurbanità scoraggiano dallo scrivere […] Non so se debba rallegrarmi per essersi aperto costì l’istituto delle suore della Carità perché nel nostro clima si corre pericolo che una volta o l’altra queste buone suore possano diventare poco Reverende Madri. Poi, generalmente parlando, mi piace poco di vedere popolarsi l’Italia di istituti e di Donne Francesi […] Abbiamo bisogno di buone madri di famiglia e non di Dottoresse, e possiamo rammentarci […] cosa frutta la troppa istruzione ficcata nel capo alle donne […] Il matrimonio del figlio non dovrebbe essere lontano […] È una contessa Ferretti nipote dell’arciv. di Fermo, già Nunzio a Napoli. Mi piacque. Poca dote […] scudi 9 mila, perché la famiglia è numerosissima. Poco però mi importa purché la giovane sia buona […]. Nota: Pierfrancesco Leopardi sposerà la nobile Cleofe Ferretti nel 1839. SI AGGIUNGE: Volantino a stampa dell’epoca riguardante una pubblicazione di Monaldo L. La giustizia nei contratti e l’usura /Del conte / Monaldo Leopardi / Prezzo L. 1,50 / Si vende in Modena nel negozio in piazza degli Eredi Soliani Tipografi Reali. |
| Frontespizio | Datate Recanati 1837. |
| Intestazione | Monaldo Leopardi: l'Inquisizione romana, il matrimonio di Pierfrancesco e l'istruzione femminile |
| NumeroBeni | 4 |