
Manoscritti a inchiostro nero. 6 pagine scritte in totale. Dimensioni varie.
| Bibliografia | Lettera di Temistocle Solera inviata a Carlo mio come fratello! datata Livorno 13 luglio s.a.: […] Il signor Cohen, dovizioso Maestro di musica, mi offre la commissione d’un libretto, del quale mi pagherà mille lire. Mille lire! Questa somma, che un giorno il povero poeta gettava giubilando nelle tasche dei poveri, mi suona ora più che un milione […] La tua carità mi ha fatto vivere; giunsi fino a Firenze almeno con la veste e due camicie […] a Livorno, non arrossisco dirtelo, ho portato per ben due mesi acqua nelle case, guadagnandomi settanta centesimi al giorno; da acquaiolo passai a maestro di lingua spagnuola presso due famiglie ebree […] Ora mi è venuta la commissione del libretto, ora sono milionario, e non ho perduto un istante a scrivertene […] Temistocle Solera. Lettera di Salvadore Cammarano al compositore Pietro Torrigiani, datata Napoli 27 marzo 1847: […] per quante ricerche io facessi dei Natchez, mi fu impossibile rinvenire quell'opera, tanto che ne domandai agli stessi vostri amici […] Intanto un libraio […] lo ha fatto venire da Marsiglia, ed io ne ho divorato la lettura […] divido non pertanto la vostra opinione, cioè essere l'argomento suscettibile di lirica tragedia, in cui campeggerebbero le novità, ed il sublime. Ma quanto ardua non sarebbe l'impresa […] Parlando dei vari problemi di messa in scena, Cammarano scrive: ed un altro che ora sembra puerile, ma che potrebbe ingigantirsi al momento della rappresentazione: gli esecutori specialmente le donne vorrebbero assumere quel colore nella carnagione che il soggetto richiedè [i Natchez erano una tribù di pellerossa] […] Salvadore Cammarano. Lettera di Antonio Ghislanzoni al compositore Antonio Cagnoni, inviata da Lecco s.d.: […] sto pensando di assumere io stesso l'impresa di qualche teatro, per darvi il tuo Capriccio. Se il maestro Sozzi volesse concorrere … Basta! Ci penseremo. E riguardo al libretto della Francesca da Rimini io sarei d'avviso che tu mi scrivessi una lettera da poter mostrare al Giudici, presso a poco nei termini seguenti “Sono disposto a rilevare il libretto per la somma di lire 800 da pagarsi ai signori Giudici e Strada […] E nel caso che l'opera riuscisse di loro aggradamento avrebbero il diritto di prelazione sugli altri editori per l'acquisto dello spartito al prezzo di lire 5000 o 3000 (metti la cifra che credi)” […] A. Ghislanzoni. |
| Frontespizio | Una lettera datata 1847. |
| Intestazione | Tre grandi librettisti dell?Ottocento: Solera, Cammarano e Ghislanzoni |
| NumeroBeni | 3 |