Il dipinto offerto nel lotto trova un confronto con quello esposto in occasione della mostra Ritorno al Barocco, da Caravaggio a Vanvitelli (Napoli 12 dicembre 2009 - 11 aprile 2010, p. 426, cat. 1.251), oggi in collezione privata. In entrambi i dipinti la luce crepuscolare, accesa sullo sfondo da bagliori sulfurei, è squarciata al centro da una cascata di colori, con i fiori di ogni varietà che fuoriescono da un vaso antico istoriato. La grande foglia di cardo in primo piano cattura un intenso fascio di luce che crea una netta contrapposizione con la zona sottostante, immersa nell'oscurità. Questo sapiente gioco di luci e ombre, che crea diversi piani scalati in profondità nello spazio, rimanda all'attività teatrale dell'artista, a cui si dedicò completamente negli ultimi trent'anni della sua vita. Grazie a questa abilità scenografica, Belvedere riuscì ad innovare, nel campo della natura morta, le precedenti esperienze in chiave naturalistica, pervenendo ad una leggerezza rocaille e quasi protoromantica.