Vaso da elettuariAlbisola, Fabbrica Grosso, seconda metà del XVII secolo
Vaso da elettuariAlbisola, Fabbrica Grosso, seconda metà del XVII secolo
Vaso da elettuariAlbisola, Fabbrica Grosso, seconda metà del XVII secolo

Vaso da elettuariAlbisola, Fabbrica Grosso, seconda metà del XVII secolo

Maiolica. Marca:Lanterna. Altezza cm 23 circa. Conservazione: piede rotto in diversi frammenti e incollato; felature al corpo; qualche sbeccatura e salto di smalto Vaso da elettuari in maiolica, alto 22.5 centimetri, destinato a contenere “Teriace Andromachi”, preparato di teriaca di Andromaco.Il recipiente si sviluppa nel collo fornito di gronda declive e appare dotato di due anse a protome zoomorfa, collocate su punti diametralmente opposti della superficie, al di sopra del rispettivo mascherone di rinforzo; è sostenuto per mezzo del piede di mediocre altezza, foggiato come fosse un esiguo settore di cilindro rastremato, espanso nel tratto di superficie convessa declive che termina nello spazio minimo dell’orlo.La decorazione monocroma blu, su fondo azzurro a lieve sfumatura di verde, appartiene alla tipologia del “calligrafico naturalistico orientaleggiante”. La superficie anteriore del vaso ospita inoltre la presenza di uno stemma, che nel capo dello scudo mostra la figura di un’aquila abbassata coronata e nella parte inferiore tre scaglioni; intorno all’orlo lo scudo reca le lettere “G”, ”L”, “G”, “A”: un’altra figura di aquila abbassata costituisce il suo timbro: l’immagina araldica risulta simile all’arme della famiglia Celle, nella rappresentazione che ne fornisce il manoscritto di Agostino Della Cella (1); lo stemma è collocato in posizione centrale, compreso fra il cartiglio epigrafico e la fascia decorata a graticcio stesa intorno al collo. Al di sotto del cartiglio un volatile sosta fra la vegetazione tipica di questo repertorio decorativo.La superficie posteriore del vaso, libera da suddivisioni grafiche, mostra le figure di due cervi in corsa lungo direzioni opposte, tanto vicini da sfiorarsi, suscitando l’impressione di osservare un solo animale di aspetto oltremodo insolito, reso plausibile dalla cornice del paesaggio esotico.La marca Lanterna, dipinta in blu, parte sul fondello e parte sull’interno del piede, assegna la maiolica alla produzione della fabbrica Grosso di Albisola, nella seconda metà del XVII secolo.1, Giovanni Andrea Musso, “La università delle insegne ligustiche delineate da Gio. Andrea Musso”, ms. XVII sec., 1680, “Celle”, n. 1150: l’aquila è nascente, gli scaglioni sono tre.Stefano Agostino Della Cella, “Famiglie di Genova antiche e moderne, estinte e viventi, nobili e popolari ...”, ms. XVIII sec.,1790, tomo V, parte III, lettera “C”, p.42: l’ aquila è abbassata, gli scaglioni sono tre.Angelo M. G. Scorza, “Le famiglie nobili genovesi”, Genova 1924, rist. Sala Bolognese 1973, “Celle”, p.69, n. 208: l’aquila è nascente, gli scaglioni sono due.

Stima:600 € - 800 €